L'Autore: Adolfo Matarelli
La rivista: Il Lampione, Firenze, 9 febbraio 1864 La tecnica: Litografia acquarellata a mano |
L'Italia si rivolge a Beppe, Giuseppe Mazzini, raffigurato come lento seminatore, ricordandogli che, perché la sua semina dia buoni frutti, c'è bisogno che l'altro grande Giuseppe, Garibaldi, ari profondamente e con fatica il terreno e lo liberi dalle "erbacce".
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Il periodo storico vede finalmente Garibaldi libero dai postumi della ferita al piede. La riabilitazione fisica e soprattutto morale, è durata oltre un anno. Un anno in carrozzina nella quiete di Caprera, meditando e riscrivendo le sue memorie. Il riavvicinamento tra Garibaldi e Mazzini, dopo lo schiaffo di Aspromonte, è inevitabile.
Si prepara un viaggio in Inghilterra, il quarto, dove lo attendono inviti di circoli e club, popolari ed aristocratici, che lo incitano a riprendere la lotta per liberare Roma, nonostante la persistente protezione di Napoleone III. Soprattutto in Inghilterra si prepara l'incontro con Giuseppe Mazzini, grande propugnatore dell'idea repubblicana, che antepone, in una visione internazionale, al problema di Roma capitale. Mazzini vive la realtà londinese dove si incontrano gli esuli delle realtà oppresse, provenienti da tutta Europa e non solo. L'azione di Garibaldi è vista in modo più pragmatico per i problemi italiani rispetto all'impostazione filosofico-istituzionale di Mazzini. Garibaldi sbarca in Inghilterra il 3 aprile 1864. Le straordinarie ovazioni tributate sono causa di continui riscontri sulla stampa inglese dell'epoca. Tra l'altro gli viene conferita la cittadinanza ordinaria di Londra. Domenica 17 aprile, in casa del rivoluzionario socialista russo Alessandro Herzen, avviene lo storico incontro tra Garibaldi e Mazzini dove, tra i brindisi, emergono le commoventi convergenze tra i due grandi personaggi. Tutto questo, però, nell'ambito di una grande visione internazionale che comincia a spaventare anche la liberale ed antipapale Inghilterra. Viene anticipata la partenza di Garibaldi per inesistenti "motivi di salute" e il 9 maggio Garibaldi torna a Caprera.
Si prepara un viaggio in Inghilterra, il quarto, dove lo attendono inviti di circoli e club, popolari ed aristocratici, che lo incitano a riprendere la lotta per liberare Roma, nonostante la persistente protezione di Napoleone III. Soprattutto in Inghilterra si prepara l'incontro con Giuseppe Mazzini, grande propugnatore dell'idea repubblicana, che antepone, in una visione internazionale, al problema di Roma capitale. Mazzini vive la realtà londinese dove si incontrano gli esuli delle realtà oppresse, provenienti da tutta Europa e non solo. L'azione di Garibaldi è vista in modo più pragmatico per i problemi italiani rispetto all'impostazione filosofico-istituzionale di Mazzini. Garibaldi sbarca in Inghilterra il 3 aprile 1864. Le straordinarie ovazioni tributate sono causa di continui riscontri sulla stampa inglese dell'epoca. Tra l'altro gli viene conferita la cittadinanza ordinaria di Londra. Domenica 17 aprile, in casa del rivoluzionario socialista russo Alessandro Herzen, avviene lo storico incontro tra Garibaldi e Mazzini dove, tra i brindisi, emergono le commoventi convergenze tra i due grandi personaggi. Tutto questo, però, nell'ambito di una grande visione internazionale che comincia a spaventare anche la liberale ed antipapale Inghilterra. Viene anticipata la partenza di Garibaldi per inesistenti "motivi di salute" e il 9 maggio Garibaldi torna a Caprera.