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integratori culturali § gli oggetti si vestono di cultura
COSA SONO
Integratori Culturali sono tutti gli oggetti di uso comune che, rivestiti di immagini storiche accattivanti, sono in grado di trasportarci nel mondo della cultura web grazie all’utilizzo del sistema Qr code.
Si tratta di un semplice modo per arricchire il nostro patrimonio di conoscenze durante i momenti di tregua della nostra giornata, quando lo stress si allenta, ma le sostanze che ha indotto sono ancora in circolo, ansiose di agire.
Puntando l’obiettivo del nostro telefonino sul simbolo Qr code, posto all’interno dell’Integratore, possiamo accedere a tutte le notizie che ci possono interessare riguardanti l’illustrazione che riveste l’oggetto: autore, personaggi, momento storico, etc.. Tutte le informazioni, oggi in italiano, potranno essere fornite in più lingue.
Gli Integratori Culturali sono una porta d’ingresso al mondo infinito e affascinante della cultura web.
IL PROGETTO
Le Illustrazioni che hanno il compito di catturare la nostra attenzione e di occupare il canale visivo, l’autostrada della nostra sensorialità, sono selezionate dall’Associazione Culturale Teja all’interno del grande mondo dell’illustrazione dell’’800 e dei primi ‘900.
In questo periodo, la bravura degli artisti impegnati, la cura nella stampa e il forte impatto della novità sul mercato rese, a nostro parere, massima la qualità dell’immagine e ottimale l’utilizzo di questo metodo comunicativo. L’avvento della stampa a basso costo portò a un crollo nella qualità media dei prodotti editoriali e a una progressiva, irrimediabile decadenza della loro illustrazione, culminata con la nascita della televisione che occuperà irrimediabilmente la gran parte del nostro canale visivo.
Due sono i settori di cui si è sviluppata la ricerca dell’Associazione Teja e che abbiamo trasferito nel progetto: la caricatura, la cartografia e la storia dei luoghi. La cartografia per il fascino di riscoprire il proprio territorio, dalla fine del ‘700 finalmente scientificamente misurato e riprodotto in perfette “fotografie” da una nuova categoria di ufficiali-ingegneri-geografi che ne hanno rincorso le frenetiche trasformazioni ferroviarie per tutto l’’800. La caricatura per la sua forza straordinaria di racconto da parte dei grandi Artisti che in quel periodo le dedicarono la loro intera opera.
PERCHÉ
Ci fu un tempo in cui l’illustrazione fece irruzione nel mondo della stampa. L’invenzione di una nuova tecnica, denominata litografia, permise di stampare le immagini sulla carta saltando la lunga e costosa fase dell’incisione. Era l’’800. Questa novità trovò immediato riscontro nei giornali che potevano, finalmente, illustrare la notizia del giorno e moltiplicarono di molti zeri le loro tirature. Pochi sapevano leggere, ma tutti sapevano guardare le immagini. E magari alcune tecniche di comunicazione le potevano rendere più appetibili ed intelligibili. Era il momento della caricatura.
E ci fu un tempo in cui le immagini caricaturali primeggiavano sulle pagine dei giornali e raccontavano ad un popolo assetato di novità, ma digiuno di aule scolastiche, le complesse vicende politiche e sociali di un secolo chiave per la storia contemporanea.
Di più: la satira e la caricatura non erano ospiti di quelle pagine, ma l’intera rivista era scritta con il loro universale linguaggio.
I tratti decisi dei migliori artisti dell’’800 tracciavano sulle pietre litografiche le vicende di re, primi ministri, avventurieri, damerini, nuovi ricchi e popoli in piazza. Regimi politici hanno tremato sotto le spinte di una Caricatura pungente e continua e alcuni sono addirittura caduti, come la Francia di Luigi Filippo d’Orleans, vanamente difesa dalla potente arma del potere costituito: la censura. Artisti come Daumier scontarono anche con il carcere la sagacia dei loro disegni.
Ma anche le grandi trasformazioni sociali del XIX secolo vennero descritte dalla caricatura che osservò con ironia la nascente borghesia e gli spregiudicati arrembaggi alla sua apparentemente facile ricchezza.
Questa stagione artistica, così particolare, va studiata e rivalutata ma, soprattutto, va riscoperto il linguaggio della caricatura, universale, di immediata comprensione ed efficace nella sua capacità narrativa, pur nell’apparente semplicità.
La Caricatura, quindi, come metodo per raccontare la storia della società e dei popoli, in grado di comunicare rapidamente, al di là della culturalizzazione del lettore/osservatore.
Quali sono i fattori determinanti l’efficacia comunicativa della caricatura? Quali i motivi per cui alcuni giornali caricaturali sono durati poche settimane, mentre altri molti decenni? Il primo è la tipizzazione dei personaggi: cardine di un caricaturista è usare nel tempo la stessa immagine caricaturata dei suoi protagonisti per permetterne un immediato riconoscimento; l'approccio creativo iniziale è, quindi, determinante e non permette errore.
Il secondo è la consapevolezza che nella caricatura la comunicazione avviene, con l'utilizzo del solo canale visivo, all'interno del mondo bambino, sempre vigile ed attento in tutti noi, a tutte le età. Il messaggio caricaturale è trasmesso con un simbolismo giocoso, mediato dall'uso della metafora. E', in pratica, un invito al gioco, cui istintivamente e inconsciamente si risponde sì o no: il sì determina l'immediata apertura di un canale comunicativo privilegiato con una conseguente facilitazione delle dinamiche di apprendimento. Determinate, quindi, per ottenere questa risposta inconscia positiva, è, oltre naturalmente alla caratterizzazione dei personaggi, l'aver trovato la metafora più incisiva, l'ambientazione del disegno più confacente e l'utilizzo di colori attraenti. Questo ci spiega, ad esempio, perché, mentre centinaia di riviste caricaturali annaspavano in provincia, il variegato "Papagallo" di Augusto Grossi volò per il mondo per ben 42 anni, nonostante qualche inevitabile sosta.
La Caricatura, quindi, come modo gradevole ed innovativo per apprendere, con il sorriso sulle labbra, la Storia europea dell''800, quella con la "S" maiuscola che ha ripreso a correre ai giorni nostri dopo la parentesi dei regimi totalitari del XX secolo.
La Caricatura, quindi, come diffusore di cultura, ricordandosi che la cultura è un potente integratore che alimenta e nutre il pianeta aiutandolo a crescere sano.
I PRIMI PASSI
Fare Cultura sfruttando i ritagli di tempo, recuperando la modalità di racconto della Caricatura. Vogliamo portare le bellissime illustrazioni dei migliori caricaturisti del mondo, a guardarci attraverso oggetti di uso comune, generalmente destinati ad essere rapidamente eliminati.
Il materiale cartaceo stampato che proponiamo per questo incontro con la Caricatura dell’’800 e primo ‘900 e gli oggetti che proponiamo per questi approfondimenti su pagine del nostro passato, li abbiamo chiamati Integratori Culturali, vere pillole di cultura che possiamo assumere in qualsiasi momento del giorno e della notte, a stomaco vuoto come a stomaco pieno. All’illustrazione è abbinato un sistema QR che tramite il telefonino o l’ipad permette di accedere immediatamente alle specifiche pagine che danno tutte le informazioni sui contenuti della tavola: periodo storico, personaggi, significato, autore, rivista, etc.
Insomma, l’Integratore Culturale, con l’attivazione del sistema QR, si trasforma in una pillola di cultura a dosaggio variabile, di cui ciascuno può assumere la dose che in quel momento ritiene per lui più idonea: un autodosaggio in piena libertà. Ne consigliamo due al giorno.
Per il lancio di questa iniziativa culturale abbiamo scelto EXPO 2015 e le Caricature di Augusto Grossi pubblicate sulla rivista italiana Il Papagallo tutte rigorosamente di argomento internazionale: le proponiamo come tovagliette per le tavole dove ci sediamo tutti i giorni.
La sosta per il pranzo, a nostro parere, è un momento psicologicamente ideale per apprendere attraverso quel canale magico che la caricatura è in grado di attivare: proponiamo un tuffo nella politica internazionale della seconda metà dell''800 e del primo ‘900, un periodo storico fondamentale per la comprensione delle attuali dinamiche politiche europee e, forse, mondiali visto che l'espansione coloniale verso tutti i continenti era uno dei leit motiv della politica di quel momento, come ben ripreso da Il Papagallo.
Il mezzo è semplice: diffondiamo tovagliette, di carta ecologica, che raffigurano le meravigliose immagini della rivista Il Papagallo, creando delle vere e proprie saghe che ci accompagnino durante il pasto, ma magari anche da collezionare. Le tematiche analoghe sono state raggruppate e creano, per ciascun argomento, una potenziale collezione composta di 12 tovagliette differenti. Vuoi saperne di più? Scrivici!
DOVE
Nei luoghi pubblici, ristoranti, hotel, bistrot, che aderiscono all'iniziativa. Se sei un esercente interessato all'iniziativa, chiedici come partecipare
Si tratta di un semplice modo per arricchire il nostro patrimonio di conoscenze durante i momenti di tregua della nostra giornata, quando lo stress si allenta, ma le sostanze che ha indotto sono ancora in circolo, ansiose di agire.
Puntando l’obiettivo del nostro telefonino sul simbolo Qr code, posto all’interno dell’Integratore, possiamo accedere a tutte le notizie che ci possono interessare riguardanti l’illustrazione che riveste l’oggetto: autore, personaggi, momento storico, etc.. Tutte le informazioni, oggi in italiano, potranno essere fornite in più lingue.
Gli Integratori Culturali sono una porta d’ingresso al mondo infinito e affascinante della cultura web.
IL PROGETTO
Le Illustrazioni che hanno il compito di catturare la nostra attenzione e di occupare il canale visivo, l’autostrada della nostra sensorialità, sono selezionate dall’Associazione Culturale Teja all’interno del grande mondo dell’illustrazione dell’’800 e dei primi ‘900.
In questo periodo, la bravura degli artisti impegnati, la cura nella stampa e il forte impatto della novità sul mercato rese, a nostro parere, massima la qualità dell’immagine e ottimale l’utilizzo di questo metodo comunicativo. L’avvento della stampa a basso costo portò a un crollo nella qualità media dei prodotti editoriali e a una progressiva, irrimediabile decadenza della loro illustrazione, culminata con la nascita della televisione che occuperà irrimediabilmente la gran parte del nostro canale visivo.
Due sono i settori di cui si è sviluppata la ricerca dell’Associazione Teja e che abbiamo trasferito nel progetto: la caricatura, la cartografia e la storia dei luoghi. La cartografia per il fascino di riscoprire il proprio territorio, dalla fine del ‘700 finalmente scientificamente misurato e riprodotto in perfette “fotografie” da una nuova categoria di ufficiali-ingegneri-geografi che ne hanno rincorso le frenetiche trasformazioni ferroviarie per tutto l’’800. La caricatura per la sua forza straordinaria di racconto da parte dei grandi Artisti che in quel periodo le dedicarono la loro intera opera.
PERCHÉ
Ci fu un tempo in cui l’illustrazione fece irruzione nel mondo della stampa. L’invenzione di una nuova tecnica, denominata litografia, permise di stampare le immagini sulla carta saltando la lunga e costosa fase dell’incisione. Era l’’800. Questa novità trovò immediato riscontro nei giornali che potevano, finalmente, illustrare la notizia del giorno e moltiplicarono di molti zeri le loro tirature. Pochi sapevano leggere, ma tutti sapevano guardare le immagini. E magari alcune tecniche di comunicazione le potevano rendere più appetibili ed intelligibili. Era il momento della caricatura.
E ci fu un tempo in cui le immagini caricaturali primeggiavano sulle pagine dei giornali e raccontavano ad un popolo assetato di novità, ma digiuno di aule scolastiche, le complesse vicende politiche e sociali di un secolo chiave per la storia contemporanea.
Di più: la satira e la caricatura non erano ospiti di quelle pagine, ma l’intera rivista era scritta con il loro universale linguaggio.
I tratti decisi dei migliori artisti dell’’800 tracciavano sulle pietre litografiche le vicende di re, primi ministri, avventurieri, damerini, nuovi ricchi e popoli in piazza. Regimi politici hanno tremato sotto le spinte di una Caricatura pungente e continua e alcuni sono addirittura caduti, come la Francia di Luigi Filippo d’Orleans, vanamente difesa dalla potente arma del potere costituito: la censura. Artisti come Daumier scontarono anche con il carcere la sagacia dei loro disegni.
Ma anche le grandi trasformazioni sociali del XIX secolo vennero descritte dalla caricatura che osservò con ironia la nascente borghesia e gli spregiudicati arrembaggi alla sua apparentemente facile ricchezza.
Questa stagione artistica, così particolare, va studiata e rivalutata ma, soprattutto, va riscoperto il linguaggio della caricatura, universale, di immediata comprensione ed efficace nella sua capacità narrativa, pur nell’apparente semplicità.
La Caricatura, quindi, come metodo per raccontare la storia della società e dei popoli, in grado di comunicare rapidamente, al di là della culturalizzazione del lettore/osservatore.
Quali sono i fattori determinanti l’efficacia comunicativa della caricatura? Quali i motivi per cui alcuni giornali caricaturali sono durati poche settimane, mentre altri molti decenni? Il primo è la tipizzazione dei personaggi: cardine di un caricaturista è usare nel tempo la stessa immagine caricaturata dei suoi protagonisti per permetterne un immediato riconoscimento; l'approccio creativo iniziale è, quindi, determinante e non permette errore.
Il secondo è la consapevolezza che nella caricatura la comunicazione avviene, con l'utilizzo del solo canale visivo, all'interno del mondo bambino, sempre vigile ed attento in tutti noi, a tutte le età. Il messaggio caricaturale è trasmesso con un simbolismo giocoso, mediato dall'uso della metafora. E', in pratica, un invito al gioco, cui istintivamente e inconsciamente si risponde sì o no: il sì determina l'immediata apertura di un canale comunicativo privilegiato con una conseguente facilitazione delle dinamiche di apprendimento. Determinate, quindi, per ottenere questa risposta inconscia positiva, è, oltre naturalmente alla caratterizzazione dei personaggi, l'aver trovato la metafora più incisiva, l'ambientazione del disegno più confacente e l'utilizzo di colori attraenti. Questo ci spiega, ad esempio, perché, mentre centinaia di riviste caricaturali annaspavano in provincia, il variegato "Papagallo" di Augusto Grossi volò per il mondo per ben 42 anni, nonostante qualche inevitabile sosta.
La Caricatura, quindi, come modo gradevole ed innovativo per apprendere, con il sorriso sulle labbra, la Storia europea dell''800, quella con la "S" maiuscola che ha ripreso a correre ai giorni nostri dopo la parentesi dei regimi totalitari del XX secolo.
La Caricatura, quindi, come diffusore di cultura, ricordandosi che la cultura è un potente integratore che alimenta e nutre il pianeta aiutandolo a crescere sano.
I PRIMI PASSI
Fare Cultura sfruttando i ritagli di tempo, recuperando la modalità di racconto della Caricatura. Vogliamo portare le bellissime illustrazioni dei migliori caricaturisti del mondo, a guardarci attraverso oggetti di uso comune, generalmente destinati ad essere rapidamente eliminati.
Il materiale cartaceo stampato che proponiamo per questo incontro con la Caricatura dell’’800 e primo ‘900 e gli oggetti che proponiamo per questi approfondimenti su pagine del nostro passato, li abbiamo chiamati Integratori Culturali, vere pillole di cultura che possiamo assumere in qualsiasi momento del giorno e della notte, a stomaco vuoto come a stomaco pieno. All’illustrazione è abbinato un sistema QR che tramite il telefonino o l’ipad permette di accedere immediatamente alle specifiche pagine che danno tutte le informazioni sui contenuti della tavola: periodo storico, personaggi, significato, autore, rivista, etc.
Insomma, l’Integratore Culturale, con l’attivazione del sistema QR, si trasforma in una pillola di cultura a dosaggio variabile, di cui ciascuno può assumere la dose che in quel momento ritiene per lui più idonea: un autodosaggio in piena libertà. Ne consigliamo due al giorno.
Per il lancio di questa iniziativa culturale abbiamo scelto EXPO 2015 e le Caricature di Augusto Grossi pubblicate sulla rivista italiana Il Papagallo tutte rigorosamente di argomento internazionale: le proponiamo come tovagliette per le tavole dove ci sediamo tutti i giorni.
La sosta per il pranzo, a nostro parere, è un momento psicologicamente ideale per apprendere attraverso quel canale magico che la caricatura è in grado di attivare: proponiamo un tuffo nella politica internazionale della seconda metà dell''800 e del primo ‘900, un periodo storico fondamentale per la comprensione delle attuali dinamiche politiche europee e, forse, mondiali visto che l'espansione coloniale verso tutti i continenti era uno dei leit motiv della politica di quel momento, come ben ripreso da Il Papagallo.
Il mezzo è semplice: diffondiamo tovagliette, di carta ecologica, che raffigurano le meravigliose immagini della rivista Il Papagallo, creando delle vere e proprie saghe che ci accompagnino durante il pasto, ma magari anche da collezionare. Le tematiche analoghe sono state raggruppate e creano, per ciascun argomento, una potenziale collezione composta di 12 tovagliette differenti. Vuoi saperne di più? Scrivici!
DOVE
Nei luoghi pubblici, ristoranti, hotel, bistrot, che aderiscono all'iniziativa. Se sei un esercente interessato all'iniziativa, chiedici come partecipare