corruzione dell'indulto PAPAGALLO n.12 ANNO II
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“Libertà”, “corporazioni” e “progresso” sono i piatti prelibati offerti alle eleganti Signore
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Il Concilio Vaticano I si è bruscamente concluso nel luglio 1870, allo scoppio della guerra franco prussiana e al movimento dell’esercito italiano verso Roma. Una delle determinazioni raggiunte è, comunque, l’”infallibilità del Papa”, sancita non senza rilevanti contrasti interni sfociati nell’allontanamento di 60 prelati al momento della votazione finale sul punto. Da allora le decisioni papali hanno una forza ulteriore e, tra queste, quelle relative all’indulto quaresimale che ogni anno accompagnano l’apertura del Santo digiuno che antecede la Pasqua. Ecco, quindi, che il Vaticano, sotto le sembianze di una vecchia con il saio, invita alla sua tavola per guadagnarsi il Paradiso. I pesci offerti si chiamano “ignoranza”, “retrogrado”, “carlisti” e “borboni”, piatti poco appetitosi rispetto a quelli che imbandiscono la tavola dell’Imperatore Guglielmo “Provvidenza”.
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“Libertà”, “corporazioni” e “progresso” sono i piatti prelibati offerti alle eleganti Signore che li gustano facendo un gesto di scherno alla vecchia che li invita alla sua tavola. Le Signore si chiamano Italia, Austria, Svizzera e Olanda. Il Popolo è rappresentato da un cane, all’apparenza stanco e invecchiato, che ha però a disposizione la ciotola della pubblica istruzione e della libertà di culto. Sull’elmo di Guglielmo I, Imperatore di Germania dal 1871, la bandiera della Vanità.